STAGIONE 2024-2025
CONTRAPPUNTI
Filippo Gorini, pianoforte
Artista in Residenza per il triennio 2025 – 2027
Domenica 9 febbraio 2025, ore 17.30
Ancona, Teatro Sperimentale
Franz Schubert (1797 – 1828): Sonata per pianoforte in do maggiore “Reliquie”, D 840
György Kurtág (1926): Selezione da “Játékok”
Ludwig van Beethoven (1770 – 1827): Sonata per pianoforte n. 32 in do minore, op. 111
Un ospite d’eccezione per la Stagione degli Amici della Musica “G. Michelli”, domenica 9 febbraio, ore 17.30, al Teatro Sperimentale: il pianista Filippo Gorini, classe 1995, uno pianisti under 30 più riconosciuti al mondo, ha conquistato sale prestigiose come il Concertgebouw di Amsterdam, il Konzerthaus di Berlino e di Vienna, la Elbphilharmonie di Amburgo, la Wigmore Hall di Londra, il Teatro alla Scala di Milano, la Carnegie Hall di New York, al National Centre for the Performing Arts di Pechino, la Società del Quartetto di Milano, la Fondazione Louis Vuitton di Parigi, la Tonhalle di Zurigo, la Fondazione Van Cliburn, la Vancouver Recital Society.
Giovanissimo Primo Premio (con giuria unanime) e il Premio del Pubblico al Concorso Telekom-Beethoven di Bonn, del Premio Abbiati come “miglior solista” dell’anno 2022, del Franco Buitoni Award (2023), a sostegno del progetto “Sonata for 7 Cities”, del Borletti-Buitoni Trust Award (2020), e del Premio “Una vita nella musica – Giovani” 2018, assegnato dal Teatro La Fenice di Venezia, Filippo Gorini ha due genitori fisici nucleari e un fratello matematico, e tra le sue passioni ci sono la scrittura e la matematica, e il sogno (in parte realizzato) di diventare regista. Nel 2024, in collaborazione con Rai 5 e Rai Play, è nato “Ricercare sull’Arte della Fuga”, un ciclo di quattordici conversazioni in video sulla musica di Bach, realizzate da Gorini nell’arco di tre anni con illustri personalità quali Peter Sellars, Frank Gehry, Sasha Waltz, Alexander Sokurov, Alexander Polzin, Alfred Brendel, Steven Isserlis, George Benjamin e altri.
Con il suo “pianismo originale, coraggioso” (The Guardian), Filippo Gorini sarà Artista in Residenza per gli Amici della Musica nel triennio 2025 – 2027. Il concerto della Stagione degli Amici della Musica “Cotrappunti”, firmata da Fabio Tiberi, fa parte del cartellone di Ancona Classica. Il programma del concerto è visivamente composto da due contrappesi quali Franz Schubert, con la Sonata D 840 in do maggiore “Reliquie”, e Ludwig van Beethoven, con la sbalorditiva ultima Sonata per pianoforte, la n. 32 in do minore, op. 111, con un perno centrale inaspettato e gradito, il compositore ungherese György Kurtág, che il 19 febbraio compirà 99 anni. Di Kurtag, Gorini eseguirà una selezione da “Játékok” (Giochi), una raccolta di brani per pianoforte a due e/o quattro mani, che lo stesso compositore ha trascritto in diversi arrangiamenti.
Schubert lasciò incompleti gli ultimi due tempi della sonata “Reliquie” che fu pubblicata solo molti anni dopo la morte dell’autore. La denominazione “Reliquie, dernière Sonate” che apparve con la pubblicazione, è apocrifa. Si tratta di una pagina malinconica e intima, che apre la serie delle sue ultime grandi sonate pianistiche. L’esecuzione di Gorini comprende, come di rado accade, anche gli ultimi due movimenti. Ultima delle 32 Sonate, anche se non l’ultima pagina per pianoforte, è la celebre op. 111 di Beethoven. Volutamente, questa volta, in due movimenti, il primo in do minore e il secondo, immenso, in do maggiore, viene descritta in modo ineguagliabile da Thomas Mann nel suo capolavoro, Doktor Faustus. L’op. 111, soprattutto il suo secondo movimento, è il traguardo ultimo e insuperabile per la forma della Sonata, un viaggio nel metafisico, in cui si attraversano confini musicali e non, con apparizioni inaspettate come il rag-time che ad un certo punto compare con quasi un secolo di anticipo. Scrive Mann, (e chi meglio di lui): “La sonata era giunta alla sua fine, ed era una fine senza ritorno. E quando diceva “la sonata” non intendeva solo quella, la Sonata in do minore, ma la sonata in generale, come genere e forma artistica tradizionale: la sonata in se stessa era giunta, anzi, era stata condotta alla propria fine, aveva compiuto il suo destino, raggiunto una meta oltre la quale non poteva più procedere, e così si annullava, si dissolveva, prendeva congedo; […] era un addio grande quanto la composizione stessa, l’addio alla sonata”.
Biglietti in vendita alla biglietteria del Teatro delle Muse, da 5 (ridotti extra, giovani fino a 26 anni) a 20 euro (interi).
Prossimo concerto: Emanuele Arciuli, pianoforte, martedì 23 febbraio, ore 20,30 Teatro Sperimentale.
Annalisa Pavoni